Fossò
Più giovane degli altri centri della Riviera, citato per la prima volta in un documento ufficiale nell’undicesimo secolo, sorto probabilmente intorno ad un’antica chiesa, il comune di Fossò (che all’inizio dell’ottocento assorbì anche quello di Sandon, il cui nome deriva da una barca un tempo utilizzata nella zona) deve probabilmente il toponimo al Fossadum, un ramo secondario del Brenta, ed è una delle roccaforti del distretto della calzatura. Punteggiato di fabbriche e laboratori che hanno radicalmente mutato la sua antica vocazione agricola, è però contornato da una campagna molto bella, ideale per le gite in bicicletta e impreziosita da alcune residenze settecentesche come la casa Mulinari o la villa Saggiori.
Villa Celestia-Saggiori a Sandon
Dotata di uno splendido porticato, la villa fu costruita nel XVII secolo in luogo di un convento medievale e domina l’antica corte, oggi malandata ma ricca di piante, luci, colori, angoli ombrosi e riposanti. Delimitata da un antico fossato, ha conservato un’atmosfera d’altri tempi.